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Lettonia, via alla mostra che racconta i valori dell’Europa

da | 5 Nov 2023 | Arte e Cultura, Istituzioni, Mostre ed Eventi, Soft Power italico

L’esposizione “Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli” sarà visitabile a riga fino al 26 gennaio 2024

Inaugurata venerdì 3 novembre alla sede del Comune di Riga, in Lettonia, la mostra “Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli”. Il progetto è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Fondazione Torino Musei, in collaborazione con Città di Torino, Regione Piemonte e Palazzo Madama e sarà visitabile a Riga fino al 26 gennaio 2024.

I valori dell’Europa nel mondo
La tappa di Riga si inserisce in un lungo viaggio che ha già portato la mostra in tutto il mondo, con 42 esposizioni organizzate nei cinque continenti con il coordinamento della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina: Arabia Saudita, Argentina, Armenia, Australia, Belgio, Bolivia, Bulgaria, Brasile, Cile, Cina, Corea, Croazia, Estonia, Etiopia, Filippine, Finlandia, Germania, Grecia, Guatemala, Kenya, India, Iraq, Malesia, Moldova, Montenegro, Norvegia, Perù, Polonia, San Marino, Serbia, Slovenia, Sudafrica, Taiwan, Tunisia, Ucraina, Zimbabwe sono alcune delle sedi della mostra.

Protagoniste 16 opere di illustratori italiani
L’esposizione è organizzata in Lettonia dall’Ambasciata d’Italia insieme al Comune di Riga. Protagoniste sono le opere realizzate da 16 illustratori italiani di fama internazionale che raccontano i valori dell’Europa: dalla libertà alla democrazia, dallo stato di diritto alla tutela dell’ambiente. L’Italia si fa così ambasciatrice della cultura di temi fondamentali in Europa e nel mondo.

“Palazzo Madama” illustrato da Matteo Berton
Non si può che apprezzare l’opera di Matteo Berton, “Palazzo Madama”: attraverso la semplicità di forme e colori esalta i significati dei suoi disegni. Commenta: “Nell’immagine ciascuno contribuisce con un mattoncino ad allargare, modificare, far evolvere Palazzo Madama, simbolo di trasformazione, metamorfosi politica, artistica e culturale. Tanti personaggi rappresentanti la varietà europea portano il loro contributo alla crescita del luogo che incarna la storia del Continente europeo”.

Rita Petruccioli, “25 marzo 1957. I Trattati di Roma”
Notevole anche l’illustrazione di Rita Petruccioli, “25 marzo 1957. I Trattati di Roma”. Spiega l’autrice: “I Trattati di Roma quale base della nostra Europa: unita da accordi commerciali e doganali, da politiche congiunte sui trasporti, sull’agricoltura e sul lavoro, ma fondamentalmente strutturata sulle sue persone, su coloro che scelgono di riconoscersi quale comunità. Se ho visualizzato il momento storico al Campidoglio, ove è avvenuta la firma, e nella Farnesina sede del nostro Ministero, al centro dell’immagine ho posto i cittadini che collocano le stelle della bandiera europea, così da evocare la costruzione collettiva dell’Europa”.

L’illustrazione di Gio Quasirosso, “Ventotene”
Gio Quasirosso, presenta “Ventotene. Per un’Europa libera e unita. Progetto di un manifesto” e spiega: “Rappresentare visivamente un’utopia: quella di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, confinati nel 1941 per motivi politici sull’isola di Ventotene, e lì capaci di redigere uno dei testi cardine dell’Unione Europea. Ho ribaltato il punto di vista, lavorando sui contrasti: se l’isola è un luogo di reclusione fisica, non lo è per il pensiero. Il tricolore italiano non ha confini, si estende e unisce alle bandiere di tutte le altre nazioni, creandone un’unica sotto cui le persone libere possano volare insieme. Mentre sullo sfondo, a volare, non sono le persone ma gli aerei di guerra, artefici di distruzione ma incapaci di fermare la liberà delle menti”.

La “Libertà” di Camilla Falsini
Camilla Falsini illustra la “Libertà” in modo molto originale: “Il protagonista della mia opera – enorme, costretto nel formato dell’immagine che occupa quasi totalmente – è intento a tagliare con delle enormi forbici colorate dei bianchi e vuoti fili opprimenti che lo costringono in una posa innaturale e forzata”.

Elisa Setizinger, il “Rispetto della dignità umana”
Il focus di Elisa Setizinger riguarda il “Rispetto della dignità umana”. Spiega Elisa: “Il concetto di dignità nasce nella Grecia classica, in virtù della partecipazione del logos umano a quello divino: afferma l’identità delle virtù degli esseri umani a prescindere da ceto sociale e genere di appartenenza. Ho raffigurato un uomo e una donna, in vesti classiche, portati sul palmo di due mani esattamente alla stessa altezza perché meritevoli della medesima importanza. Le mani dei personaggi si sfiorano toccando la stella, allegoria del valore guida che dovrebbe orientare le nostre scelte. Sostenendo la dignità di ogni essere umano possiamo garantire la fioritura di una civiltà libera e armoniosa”.

“Uguaglianza”, di Andrea Serio
L’illustrazione di Andrea Serio, “Uguaglianza”, rispecchia un altro valore centrale: “Viviamo in una società sempre più multietnica e multiforme e le nuove generazioni sono fisiologicamente portate a vedere la normalità della diversità. I protagonisti della mia illustrazione sono bambini, pieni di gioia ed entusiasmo, che si tuffano in mare, per una volta simbolo di accoglienza; ho voluto ritrarli immersi nella luce azzurra che fonde e confonde i loro colori”.

Anna Parini e Francesco Poroli, tra “Democrazia” e “Stato di diritto”
In “Democrazia”, Anna Parini immagina “un sistema dove ogni individuo possa sviluppare le sue capacità da un luogo di sostegno reciproco e di rispetto per ciò che è comune, dove le differenze dell’altro, invece di impaurirci, ci insegnino a guardare oltre”. E alla democrazia si congiunge lo “Stato di diritto” di Francesco Poroli: “Alla base della mia idea di stato di diritto c’è l’uguaglianza. Ma non c’è uguaglianza e pace senza giustizia: per questo la mia immagine parte ricordando il classico simbolo della bilancia. A reggere i piatti una figura femminile, perché Europa è femminile e perché mi sembrava importante immaginare che a reggere l’intera composizione fosse una donna, che con una mano protegge e sorregge le persone, i popoli mentre con l’altra disegna un cerchio perfetto, trasformando i concetti astratti alla base dell’idea di stato di diritto in una forma che racchiude, protegge e garantisce”.

Il “Rispetto dei diritti umani” di Irene Rinaldi
“Rispetto dei diritti umani”, l’illustrazione di Irene Rinaldi, “ruota intorno al concetto del rispetto dei diritti umani come strumento di pace. La colomba che tiene nel becco dei ramoscelli fioriti è la rappresentazione iconica di questo ideale, sorretta, protetta ed esaltata dall’intreccio delle mani di diversi soggetti uniti da uno scopo comune”.

La “Fratellanza” nello sguardo di Lucio Schiavon
Lucio Schiavon si concentra sulla “Fratellanza”, percepita “come simbolo di condivisione, appartenenza e fiducia reciproca. I colori delle figure si fondono, creando un terzo colore: l’abbraccio tra due persone che si integrano, diventando unici. Le diversità creano una varietà cromatica in perfetta armonia”.

Ale Giorgini ed Emiliano Ponzi rappresentano “Lavoro” e “Cultura”
Il “Lavoro”, di Ale Giorgini, esplicita l’importanza del lavoro “come fondamento della comunità, come azione che costruisce luoghi e definisce le persone che li abitano”. La “Cultura” si affianca al lavoro. Spiega Emiliano Ponzi: “L’inclusività in tutte le sue forme, trasversale ai valori dell’Europa, è l’unico modo per generare cultura. Non importa quanto possiamo essere distanti, ci sarà sempre un punto di contatto possibile”.

La “Pace” di Bianca Bagnarelli
Bianca Bagnarelli, rappresenta la “Pace” attraverso l’ambiguità:  “Questa immagine è tutta giocata sulla possibilità che le ombre degli uccelli siano in realtà aerei che volano bassi e le espressioni dei due personaggi sono volontariamente sospese tra meraviglia e paura”.

Il valore “Ambiente” in Marina Marcolin
Marina Marcolin, in “Ambiente” rappresenta “la visione del rapporto che si ha con la natura o come esso dovrebbe essere: non un’entità scollegata ma una parte profonda di ciascuno di noi, da tutelare e proteggere. Desideravo fosse presente la figura di una persona giovane, perché le decisioni prese oggi per l’ambiente definiranno il loro futuro”.

La “Scienza” di Gianluca Folì
Gianluca Folì spiega la sua “Scienza”, altro tema importante per l’Europa e il mondo: “La Scuola di Atene di Raffaello Sanzio è il riferimento del mio tema. L’opera è uno degli affreschi più significativi dell’Europa rinascimentale, nonché la massima esaltazione del sapere e delle scienze. L’ho rivisitata in chiave pop moderna, inserendo elementi e icone diverse nelle medesime pose originali. Troviamo la bestialità e la diffidenza fra gli uomini e le donne di scienza che raccolgono la scintilla del sapere nel palcoscenico aureo ateniese”.

“Inclusione”, come obiettivo nello sguardo di Giulia Conoscenti
Infine, Giulia Conoscenti chiude il ciclo con un valore che racchiude tutti gli altri, l’“Inclusione”. Spiega Giulia: “Penso che l’inclusione sia il riconoscimento reciproco delle diversità e il processo – complesso ma non impossibile – che porta all’incontro di queste diversità verso un percorso comune. L’inclusione è una struttura che ha dei confini definiti ma aperti, che vengono continuamente cambiati e ricomposti dagli individui, non con leggerezza ma con fatica. L’inclusione è differenza, rispetto, molteplicità, è un caos che tende all’equilibrio”.

Valori universali
Il direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, Giovanni Carlo Federico Villa, commenta: “Sedici grandi creativi italiani per narrare il farsi dell’Europa tramite valori che dovrebbero essere universali. Scelti ciascuno per la propria originalità ed eccezionalità e per le potenzialità dell’illustrazione che, con questa installazione già presentata in 42 paesi del mondo dei cinque continenti, ha ribadito il formidabile potere del suo medium dialogando con un amplissimo pubblico, potendo superare lo steccato della Torre di Babele: facendosi mediatore culturale, incrementando gli scambi culturali tramite quelle suggestioni che il linguaggio non può dire. Il progetto Europa è una narrazione silenziosa che non ha bisogno di parole: è chiara, si fa ponte tra contenuto e forma, etica ed estetica, comunicazione e informazione, in un’alchimia di talento e responsabilità”.

Unione nella diversità
L’Ambasciatore d’Italia in Lettonia, Alessandro Monti, parla di unione e di democrazia: “La nostra Europa è prima di tutto unione nella diversità. Una comunità di nazioni che si riconosce nella pacifica convivenza di una molteplicità di linguaggi, sensibilità e valori in costante dialogo tra loro. Eppure quelle stesse diversità, in un passato non troppo lontano, avevano spinto l’Europa nell’abisso della violenza e dell’ingiustizia. I comuni valori della democrazia e dello Stato di diritto le hanno trasformate in fonte di benessere comune per i cittadini europei e di speranza per il resto dell’umanità. Questa mostra ce lo ricorda con la sintesi e la creatività dell’illustrazione italiana contemporanea. Siamo grati al Comune di Riga per aver accolto la nostra proposta, il cui scopo è festeggiare l’amicizia tra Italia e Lettonia ed esaltare il ruolo delle città nel processo di integrazione europea”.

Immagine di apertura: Giulia Conoscenti, “Inclusione”

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