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Archeologia, riapre la Casa di Livia sul Palatino

| 25 Lug 2024 | Archeologia, Arte e Cultura

Dopo importanti interventi di restauro, la sontuosa domus del I secolo a. C. torna ad accogliere il pubblico con visite arricchite da straordinari effetti multimediali

Dopo accurati interventi di restauro, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha annunciato la riapertura della Casa di Livia, uno dei gioielli archeologici più preziosi del Palatino.
Era stata l’incisione del nome “Iulia Augusta” notata su una tubatura di piombo nel tablino (la sala di ricevimento) a far pensare, nell’Ottocento, che quelli trovati nel complesso augusteo fossero gli appartamenti privati di Livia, la moglie di Augusto.
Ora, questa sontuosa domus privata risalente al I secolo a.C. è arricchita da un nuovo allestimento che sfrutta le più moderne tecnologie per valorizzare l’eccezionale bellezza delle pareti decorate e la loro simbologia.

Un’esperienza immersiva

La domus si compone di un atrio quadrangolare su cui si aprono quattro locali pavimentati in mosaico e con le pareti dipinte databili intorno al 30 a.C.: tra le testimonianze più importanti del II Stile a Roma nella sua fase più matura.
Sul fondo si trovano al centro il tablino, e, simmetricamente, due stanze (alae). A destra dell’atrio è situato il triclinium (sala da pranzo).
Il nuovo allestimento punta ad offrire al pubblico una straordinaria esperienza immersiva. La visita è, infatti, arricchita da un intervento multimediale che accoglie il visitatore nella semioscurità, poiché gli ambienti si illuminano a rotazione per facilitarne la lettura: dall’atrio al tablino, per finire con il triclinio.
Una voce narrante è abbinata al lightmapping, e narra le storie mitologiche raffigurate sulle pareti e sulla pavimentazione sottolineando gli schemi pittorici degli affreschi.

Il prezioso apparato pittorico

Il nuovo allestimento fornisce, dunque, al visitatore le chiavi di lettura per apprezzare la straordinaria bellezza delle decorazioni e scoprire che le immagini dipinte non erano affatto casuali ma rispondevano a un preciso programma voluto da Augusto, come testimoniano gli straordinari affreschi che si trovano proprio nel tablino, detto anche Sala di Polifemo, dove è rappresentato il ciclope Polifemo che insegue la ninfa Galatea; mentre sulla parete di destra, al centro è dipinta Io rivolta verso Argo, il gigante dai cento occhi che la tiene prigioniera, con Mercurio che arriva per liberarla.
Molto nota è anche la decorazione organizzata intorno a un portico aggettante: tra le colonne, festoni vegetali ornati con bende e oggetti del culto a Dioniso. Sopra, corre un fregio paesaggistico monocromo su fondo giallo, molto raro nel suo genere, con scene di vita reale e scene rituali di ambiente egizio.
Incantevole è poi l’ala sinistra con le sue figure fantastiche (grifi, vittorie alate), adagiate sui rami dell’albero della vita. Infine, il triclinio (la sala da pranzo) conserva una splendida decorazione pittorica su fondo rosso cinabro (il cosiddetto rosso pompeiano) su cui si aprono edicole che svelano paesaggi sacri e campestri con sofisticati effetti di profondità spaziale.

Come visitare la Casa di Livia

La Casa di Livia è ora accessibile tutti i giorni escluso il martedì, dalle 9:30 alle 18:00, l’ultimo accesso è permesso alle 17:30. I visitatori possono accedere alla domus acquistando una delle seguenti tipologie di biglietto: Forum Pass SUPER, Full Experience e Membership Card.

 

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