Borgonzoni contro Gualtieri: ‘MiC non informato. Metodo curioso’
Alla Festa del Cinema di Roma si cambia e non senza polemiche e rumors sul futuro della Fondazione. Al posto di Gian Luca Farinelli, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha proposto il nome di Salvo Nastasi, attuale presidente della Siae.
A dare notizia dei cambiamenti in corso, lo stesso Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, in occasione della presentazione di Sotto le stelle del cinema: “Ne ho parlato con il sindaco Gualtieri, non potrò accettare il rinnovo del mandato di presidenza perché gli impegni professionali e familiari a Bologna me lo impediscono, ma sono certo che il cammino positivo della Fondazione Cinema per Roma proseguirà”.
L’annuncio di Gualtieri
All’annuncio della poltrona resa vacante hanno fatto seguito le parole di Gualtieri che in una nota ha ringraziato Farinelli “per quello che ha saputo regalare alla Festa del Cinema di Roma nel corso del suo mandato” (era stato nominato nel marzo 2022 fino al 2024) e ha dichiarato l’intenzione di proporre al Collegio dei Fondatori la nomina del dirigente di lungo corso Salvo Nastasi.
“Per proseguire questo percorso virtuoso – ha fatto sapere il sindaco della Capitale – proporrò al Collegio dei fondatori al posto di Farinelli come nuovo Presidente del cda della Fondazione Cinema per Roma Salvo Nastasi, la cui grande esperienza tocca numerosi ambiti strategici per il settore del cinema, da quelli artistico-culturali a quelli giuridici. Sono certo che con la presidenza di Nastasi proseguiremo nella crescita e nell’arricchimento culturale della Festa così come nel superare le tante sfide che attendono il cinema, dalla vastità delle produzioni e delle piattaforme in campo, fino all’avvento dell’intelligenza artificiale”.
Nastasi: ‘onorato, sarà una sfida stimolante’
“Sono onoratissimo per la decisione del sindaco, Roberto Gualtieri, e conscio dell’impegno che Roma, la mia città, merita” ha dichiarato Nastasi che lavorerà a titolo gratuito, restando presidente della Siae.
Una carriera la sua nell’amministrazione dei Beni Culturali, ex capo di Gabinetto di cinque ministri (da Bondi a Franceschini), ex commissario straordinario del San Carlo di Napoli, del Maggio e dell’Arena di Verona. Tra i suoi ultimi incarichi figurano la presidenza dell’Accademia nazionale di arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma (dal 2016 al 2019) e il ruolo di coordinatore della Presidenza del Consiglio per l’organizzazione di Matera Capitale della Cultura 2019.
“Succedere a Gian Luca Farinelli è una sfida stimolante, perché in questi anni ha costruito una eccellente programmazione, non solo nei giorni della Festa ma durante tutto l’anno con un cartellone di eventi diffusi su tutto il territorio cittadino”, ha aggiunto Nastasi. “Questa impegnativa eredità – aggiunge Nastasi – sarà per me il punto di partenza per continuare il lavoro fatto e cercare di fare ancora di più, insieme al Consiglio e alla direttrice artistica Paola Malanga”.
La dirigente di Rai Cinema in aspettativa sta infatti già lavorando alla preparazione della prossima edizione della Festa del Cinema che si svolgerà dal 16 al 27 ottobre 2024 e che sarà dedicata a Marcello Mastroianni, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.
Borgonzoni: ‘Metodo curioso. MiC all’oscuro’
Il nome fatto da Gualtieri ha mandato su tutte le furie il Ministero della Cultura. La sottosegretaria con delega sul cinema Lucia Borgonzoni ha fatto sapere di aver appreso della nomina di Nastasi dalla stampa, precisando che per la decisione dell’incarico e per la sua ufficializzazione nessuno ha avvertito il MiC: “Trovo particolarmente curioso il metodo adottato dal sindaco. Mi auguro che il Ministero della Cultura, primo contributore della kermesse cinematografica romana, possa finalmente riavere il ruolo che gli spetta. Ci tengo a ricordare che il nostro supporto è cruciale per garantire il successo della manifestazione”, ha concluso la senatrice della Lega.
La situazione politica tra amministrazione Pd e forze di Governo sembra dunque alimentata da nuove dinamiche: il sindaco dopo la rimonta del Pd alle elezioni europee ha ripreso forza perlomeno per le nomine che competono al Comune di Roma come appunto la Fondazione cinema.
Tra il cda della Fondazione che potrebbe vedere presto avvicendamenti, il profilarsi di un possibile rinnovamento ai vertici del Teatro di Roma e il progetto per modificare lo statuto e includere “il ministro della Cultura o un suo delegato” nel direttivo della Fondazione Accademia dei David di Donatello, il braccio di ferro politico ha ora trovato nuova linfa, con Farinelli accusato di troppa vicinanza al mondo politico: avrebbe lavorato troppo di sponda con il meloniano Federico Mollicone presidente della Commissione cultura (tentando invano la scalata alla Mostra del cinema di Venezia dove il presidente della Biennale Buttafuoco ha confermato direttore Alberto Barbera) e Nastasi chiamato a gestire una transizione sempre più delicata.