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Celebrazioni per la Festa della Repubblica. “Luigi Einaudi, la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico”.

da | 3 Giu 2023 | Appuntamenti, Arte e Cultura, Istituzioni, Soft Power italico

 

Si è tenuto Venerdì 2 giugno, in occasione dei 75 anni della Costituzione italiana, a Palazzo Farnese a Caprarola il convegno: “Luigi Einaudi, la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico”.
Il convegno, ricco di interventi e articolato in due sessioni, è frutto della collaborazione tra il Comitato Caprarola per Luigi Einaudi, la Direzione Regionale Musei Lazio, diretta da Stefano Petrocchi, il Comune di Caprarola, rappresentato dal Sindaco Angelo Borgna, e la Fondazione Luigi Einaudi di Torino, rappresentata dal Presidente Domenico Siniscalco.
Le parole “tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico” (art.9 della Costituzione italiana) – contenute nella parola-chiave ambiente, che abbraccia le dimensioni naturalistica, urbanistica, di spazio, di territorio e salute, di sviluppo sostenibile, – hanno guidato i vari interventi, che con linguaggi diversi hanno messo in evidenza l’attualità della Costituzione e le approfondiscono nel rapporto “speciale” che Luigi Einaudi ebbe con Caprarola.
Caprarola, scelta da Luigi Einaudi come residenza “estiva” per il settennio della Repubblica, divenne, per la continua presenza del Presidente e Donna Ida nella Palazzina, ben presto residenza “esterna” al Quirinale.
Perché il primo capo dello stato italiano “stabile” scelse Caprarola? Lo spiega Umberto Laurenti storico e appassionato studioso di quel Territorio e protagonista della storia della prima repubblica viterbese. Fu il professor Nestore Narduzzi, carbognanese, docente di economia all’università di Perugia, nell’immediato dopoguerra era assistente del professor Einaudi che invitò a casa sua a Carbognano (VT). Al futuro presidente il posto piacque subito e, una volta eletto, se ne ricordò. Così, Einaudi, innamorato comunque della natura e della gente dei Cimini e trasferì d’estate il Quirinale a Caprarola, nella stupenda residenza che fu dei Farnese.
La continua presenza fu “strumentale” non solo per il recupero delle fontane e dei giardini di Palazzo Farnese in stato di abbandono, per tutelare il paesaggio con un piano Regolatore del maggior urbanista dell’epoca, Luigi Piccinato, ma anche per conoscere i bisogni, le difficoltà del vivere quotidiano e per dare avvio a tutte quelle opere che permisero di migliorare le condizioni di vita della popolazione.
Luigi Einaudi è ancora nella memoria dei cittadini come il Presidente che amava le colline di castagni secolari, di vigneti e noccioleti e al quale piaceva studiare, passeggiare e …. fare l’orto nel parco giardino di Palazzo Farnese.
La giornata è proseguita con la visita di Palazzo Farnese, del Parco Giardino e della Palazzina del Piacere.

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