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Agrigento capitale italiana della Cultura 2025

da | 3 Apr 2023 | Arte e Cultura

Agrigento sarà ufficialmente la Capitale italiana della Cultura 2025. La giuria presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto la città tra dieci finaliste: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia), e l’ha comunicata al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

“Nasceranno nuovi titoli”

“L’Italia è un super-potenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentate sul nostro territorio. È nelle città più piccole che troviamo l’autenticità profonda dell’essere italiani” E ha annunciato, accanto alla Capitale della Cultura e alla Capitale del Libro, l’istituzione dal prossimo anno di una Capitale dell’Arte Contemporanea: “I comuni si potranno candidare ogni anno per ospitare opere di arte contemporanea” ha dichiarato il ministro Sangiuliano durante la cerimonia. 

Le Capitali della cultura italiana

Il titolo nasce nel 2014 e viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della cultura. La prima città a ottenere l’importante riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. È stata poi la volta di Procida 2022 e Bergamo e Brescia 2023. Agrigento succederà quindi a Pesaro 2024. 

“Un vasto programma a livello internazionale”

La Capitale italiana della Cultura 2025 riceverà un milione di euro, con l’obiettivo di mettere in mostra i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale”. Questa la motivazione durante la proclamazione di Agrigento.

L’intervento del sindaco Micchichè

“Sono molto orgoglioso, avremo una grande possibilità di sviluppo futuro, anche per l’economia stessa del territorio. Oggi non ha vinto Agrigento e la Sicilia, ha vinto l’Italia. Perché in un momento storico, politico, in cui ci troviamo, avere scelto e promosso questo dossier il cui progetto è incentrato sullo scambio culturale tra popoli e le diverse etnie del Mediterraneo, è stato un grande atto di coraggio e di sensibilità da parte della giuria e di tutte le istituzioni”. Così Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento.

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