Dal 28 febbraio entrerà in vigore il nuovo decreto, pubblicato il 13 febbraio sulla Gazzetta ufficiale, che regola gli ingressi gratuiti nei musei. Per Alberto Bonisoli, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, la riforma è necessaria per contenere e gestire bene i flussi dei visitatori. Il 26 febbraio il ministro presenterà la campagna di comunicazione delliniziativa.
Cosa prevede effettivamente? Gli ingressi gratuiti, come era già stato detto, saranno aumentati: da 12 una per ogni prima domenica del mese, come era con lex Ministro Franceschini a 20 ingressi. Non si godrà delle giornate gratuite in tutti i mesi, ma solo da ottobre a marzo; alcune giornate saranno scelte al livello nazionale, scelta che tutti i musei devono rispettare. Per questanno si inizia a marzo: da martedì 5 a domenica 10 marzo. La settimana della cultura, che nel 2019 appunto capiterà nella seconda settimana di marzo, verrà stabilita anno dopo anno.
Le altre giornate di ingresso gratuito potranno essere scelte a discrezione dei direttori dei musei. «Quindi se Brera ha aggiunto Bonisoli – vuole mantenere la prima domenica del mese gratuità destate io sono contento, e avrà due giornate in più da mettere dove vuole. Se invece un museo ha troppi visitatori che arrivano durante la domenica gratuita, come il Colosseo, potrà mettere unentrata gratuita magari in una fascia pomeridiana per gestire meglio i flussi».
I direttori hanno facoltà di scegliere e soprattutto di dividere in fasce orarie questi ingressi gratuiti. Uno strumento davvero importante per le persone che vivono una particolare dimensione museale tutti i giorni, che conoscono l’andamento del flusso dei visitatotri, quando agire o non agire. Nel 2018 le persone che hanno visitato siti archeologici e musei statali sono stati oltre 55 milioni; 5 milioni in più rispetto al 2017. Anche la cifra degli ingressi gratuiti è aumentata: si è passati da 26 milioni a 30,5 milioni. Si capisce, quindi, il perché della necessita di una riforma per gli ingressi gratuiti.
Il decreto andrà a incidere anche sugli ingressi ridotti: per i giovani dai 18 ai 25 anni il biglietto costerà 2 euro. «Il decreto, come da regolamento già in vigore, conserva le gratuità ha sottolineato Bonisoli – per tutti i minorenni e per alcune tipologie di studenti e docenti, oltre che per categorie già protette in passato come i portatori di handicap. Inoltre, a meno che non si sia in possesso del requisito per la gratuità, riduce ulteriormente il biglietto ai giovani dai 18 ai 25 anni che pagheranno sempre e soltanto due euro».